Proteggere i nomi di marca: dalle verifiche tecniche alla registrazione del marchio
Federica
Vicari
Federica
Vicari
Hai una rosa di nomi fra le mani. Li osservi, li pronunci, ti piacciono, ti convincono. Devi solo scegliere quello che senti più giusto per il tuo brand o per il tuo nuovo prodotto o servizio. Non fa differenza.
Ma pensa. Se solo bastasse avere questa lista per decretare il nome vincitore, il naming non sarebbe, forse, un lavoro meno complesso? E diciamocelo, tu avresti la leggerezza di una nuvola.
La verità è che progettare e scegliere un nome di marca è tutt’altro che sinonimo di leggerezza. È un po’ come l’inizio di una storia d’amore: senti di aver incontrato la tua anima gemella. Sembrano esserci tutti i presupposti per una relazione felice. Ma poi arriva quel lato più razionale che ti dice: “Ehi, calma. Prima di convolare a nozze, verifica che sia tutto ok per farlo davvero. Ne vale della tua felicità”.
Lo so. Non è romantico. Ma trovo sia un’analogia interessante per introdurti all’argomento che sto per affrontare. Quello delle verifiche post naming; dei controlli accurati che bisogna fare per ciascun nome ideato, prima della scelta definitiva. Controlli che ti consentono di scoprire se davvero puoi sposare il nome che ti ha fatto innamorare.
Scopriamo, allora, cosa fare in questa fase.
Il processo creativo del naming si chiude sempre con delle verifiche tecniche per ogni nome progettato. Questo significa scoprire se esistono nomi uguali o simili ai tuoi. Significa capire se eventuali nomi uguali, appartengono alla tua stessa categoria merceologica. E se non ne fanno parte, avere perlomeno la certezza che non siano connessi a “settori scomodi”.
Fra gli strumenti che hai a disposizione per fare una prima indagine sui tuoi nomi, trovi i motori di ricerca. È sufficiente digitare quel nome che ti sta a cuore, per capire cosa offre la rete. E qui bisogna fare molta attenzione.
Sono diverse le situazioni che potresti incontrare:
Dopo questa prima ricerca, non fermarti. Inizia a giocare con il nome, affiancandogli parole chiave attinenti al tuo settore commerciale. È probabile che spuntino fuori nuovi risultati. Questo significa che se il tuo brand vende, per esempio, succhi biologici, potrebbe essere utile accostare al nome – in fase di ricerca – parole come: “succo”, “succo di frutta”, “biologico”, “bio”, “naturale”, ecc. Un metodo che ti aiuta ad avere una panoramica più chiara sulla sicurezza del tuo nome.
Anche i social media sono un ottimo strumento di verifica. Gli stessi motori di ricerca ci conducono a loro, se esistono delle pagine che portano il nome che ci interessa.
Quindi mai dimenticare canali come Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube, per approfondire le nostre verifiche.
Controllare la disponibilità dei domini è essenziale in fase di ricerca. Perché puoi scoprire se esistono già aziende con il nome che hai selezionato; cercare quel sito e capire di cosa si occupa il brand.
Inoltre, quando entrano in gioco i domini, il mio consiglio è di verificare la disponibilità di quelli più comuni, come il “.it e il .com”.
Ebbene sì. Fra le verifiche tecniche ci sono anche quelle linguistiche e culturali. Ma cosa significa esattamente?
Vuol dire che se il tuo nome di marca varcherà i confini nazionali per raggiungere i mercati esteri, devi avere la massima certezza che non abbia significati scomodi in altre lingue, oltre che una buona pronuncia.
Ciò che va bene per il nostro contesto culturale e linguistico, infatti, non è detto che vada bene in altri paesi. Potrebbe essere necessario farsi supportare da esperti madrelingua e linguisti; avviare tutte le verifiche necessarie per sapere se possiamo mantenere o meno quel nome in tutti i mercati internazionali.
Si tratta di uno studio più lungo e complesso, ma inevitabile per non sfociare in cattive sorprese, una volta che il tuo nome inizia a farsi strada nei paesi esteri.
Un altro metodo interessante per affinare le tue ricerche sul nome che hai scelto, è il controllo dei marchi registrati.
Devi sapere che esistono dei database che raccolgono gli elenchi dei brand che hanno registrato il proprio marchio. Questi strumenti sono Euipo e TMView. Il primo è l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale e la gestione dei marchi. Il secondo ti dà accesso ai registri marchi di tanti paesi, compresa l’Italia e l’Unione europea.
Sono mezzi gratuiti utilissimi che, tuttavia, non contengono informazioni complete. Ma restano comunque importanti per fare le prime valutazioni.
Controllare i database dei marchi registrati fa parte delle così dette “verifiche di anteriorità”. Analisi che, come hai visto, puoi in parte eseguire in autonomia.
Chi, invece, può e sa gestire questi controlli in modo sicuro, sono i professionisti di diritto dei marchi e della proprietà intellettuale. Figure che hanno le competenze per dirti se il nome che hai scelto è davvero fuori pericolo. Perché nomi di altri brand che a noi sembrano non affini al nostro, magari per un consulente legale lo sono, al punto da sconsigliarcene l’uso.
Quindi prima di cantare vittoria sul nome che hai scelto, ricorda sempre di chiedere una consulenza legale per approfondire le verifiche sul nome. Perché non bastano quelle “fai da te”. Dietro c’è molto di più. E dobbiamo affidarci a degli esperti, se vogliamo che il nome di marca sia fuori da ogni pericolo.
Cosa succede se vuoi avere il diritto esclusivo a usare il nome di marca che hai scelto? Beh, devi registrare il nome come marchio per proteggerlo e impedire che chiunque altro possa usarlo dopo di te.
Il marchio è quel segno che distingue il tuo prodotto o servizio da quello offerto da altre aziende. Può essere una parola, un disegno, un colore, un suono, la forma di un prodotto o di una confezione. Oppure tutti questi elementi uniti insieme.
Perché il tuo nome possa essere registrato come marchio, deve godere di questi requisiti:
Superate queste prove, il tuo nome è pronto per essere registrato. Una volta diventato marchio, lo avrai tutelato da possibili contraffazioni o appropriazione illecita; ne avrai aumentato il valore e dato prestigio al tuo prodotto o servizio.
Immagino che tutto quello che hai scoperto fin qui, ti sia sembrato la più grande delle sfide per il tuo brand: un nome di marca da trovare, che deve anche funzionare; analisi su analisi, ricerche su ricerche; consulenti legali, Ufficio Marchi e tutele. Insomma, mica una passeggiata…
Ma è proprio questo il bello del naming: la sua anima sfidante. Quel potere incredibile nel sapere dare vita a un nome davvero unico, distintivo. Una gemma preziosa che riesce a brillare e farsi notare anche dentro una miniera infinita di altre gemme.
Un nome di marca è un pezzo di valore. E in quanto tale merita tutte le tue attenzioni: dalla sua progettazione alle verifiche tecniche fino a una potenziale registrazione del marchio.
Come Naming specialist aiuto tante aziende a trovare il loro nome o quello dei loro prodotti o servizi. E so bene quanto sia impegnativo trovarne uno che sia originale e libero al contempo. Ma non c’è naming, credimi, che sia impossibile da raggiungere.
Trovo che lavorarci sia pura magia. E il nome di marca, che forse stai cercando da tempo, merita questa magia. Puoi scegliere di rimandarla ancora, oppure di crearla con me. Cominciamo a far faville di naming?